RICERCHE  IN  VILLA

 

 

 

Giuseppe Pavanello

 

 

 

 

1. Ritorno in Vigna Contarena
Studiando affreschi, si trovano tele, può essere il motto di questo breve intervento. Tornando in Vigna Contarena a Este, a distanza di oltre trent'anni dal primo sopralluogo per una verifica sugli affreschi settecenteschi della villa, ubicata a ridosso della cinta muraria medievale, ho avuto la sorpresa di rintracciare, nel soffitto di una stanza, un gruppo di grandi tele di Pietro Ricchi. Le condizioni di conservazione non sono, purtroppo, delle migliori; ed anzi ridipinture e diffuse alterazioni cromatiche rendono difficile una adeguata percezione della stesura pittorica.
 

 

1 - PIETRO RICCHI, Giuditta con la testa di Oloferne. Este, Vigna Contarena.
 

2 - PIETRO RICCHI, Sansone in lotta con i Filistei. Este, Vigna Contarena.
 

 

Scomparso il dipinto posto a ornare la zona centrale, rimangono, a decorare la zona perimetrale, quattro tele bislunghe, con le raffigurazioni di Giuditta con la testa di Oloferne (fig. 1), Sansone in lotta con i Filistei (totalmente ridipinta) (fig. 2), Giaele e Sisara (fig. 3), Davide e Golia (fig. 4). Indiscutibile, ci pare, l'assegnazione al pittore lucchese, che si cimenta qui su temi biblici, un filone tematico diffuso nel Seicento anche negli interni civili.

 

 

3 - PIETRO RICCHI, Giade e Sisara. Este, Vigna Contarena.

 

4 - PIETRO RICCHI, Davide e Golia. Este, Vigna Contarena.

 


Meglio conservate le due scene che vedono protagonisti personaggi femminili - eroine che vengono a contrapporsi alle figure maschili -, in cui l'artista si applica nella resa di sottigliezze chiaroscurali. È una delle sue specialità, con risultati ancora godibili in Giuditta con la testa di Oloferne, rischiarata dalla lucerna posta in trompe-l'oeil sul bordo inferiore della tela. Volendo fare dei confronti, si pensi all'analogo dipinto del Museo di Castelvecchio a Verona, o all'altra Giuditta del Castello del Buonconsiglio a Trento, o agli esercizi di notturno dei Giocatori di carte o dell'Indovina
1. La destinazione dei dipinti per un soffitto ha indotto il pittore ad applicarsi nella resa dello scorcio, con corpi riversi al suolo in attitudini accademiche, come lo sono quelle dei nudi di Sansone e dei Filistei.
Si può ipotizzare una committenza da parte di Marco Contarini "degli Scrigni", procuratore di San Marco, unitosi in seconde nozze con Pisana Corner, del ramo di San Maurizio, nel 1665. Può essere stata questa circostanza a indurre a ornare di tele la nostra stanza in Vigna Contarena? In tal caso, si potrebbe giustificare, volendo, le scelte dei soggetti, ugualmente ripartiti fra eroi ed eroine dell'Antico Testamento, come pure potrebbe trovare spiegazione la presenza di altre due grandi tele nei soffitti di altre stanze.
Al momento, siamo in presenza dell'unico intervento dell'artista conservato nelle ville venete. Scomparso il ciclo ad affresco di villa Pesaro a Preganziol, attestato da Boschini nella Carta del navegar pitoresco
2.

 

6 - Pittore veneto della seconda metà del secolo XVII, L'Onore incoronato dalla Remunerazione. Este, Vigna Contarena.


A un pittore tardoseicentesco d'ambito classicista va, invece, ricondotto il dipinto posto nella stanza a sinistra dell'ingresso con L'Onore incoronato dalla Remunerazione (fig. 6), mentre si deve pensare a un riutilizzo per la tela tardocinquecentesca raffigurante La caduta di Fetonte (fig. 5), nella quale sembra di cogliere, al di là delle estese ridipinture, i modi di Paolo Fiammingo.

 

 

5 - PAOLO FIAMMINGO (?), Caduta di Fetonte. Este, Vigna Contarena.

 

Evidente, comunque, la consonanza con un'incisione ricavata da un disegno di Hendrick Goltzius utilizzata in villa per un affresco nel castello di Arquà Polesine3.

 


7 - Pittore veneto della seconda metà del secolo XVII, Scena di adescamento in piazza San Marco. Cesana, Palazzo Pretorio.

 

9 - Pittore veneto della seconda metà del secolo XVII, L'omaggio galante. Cesana, Palazzo Pretorio.
 

 

11 - Pittore veneto della seconda metà del secolo XVII, Passeggiata campestre. Cesana, Palazzo Pretorio.
 

 

13 - Pittore veneto della seconda metà del secolo XVII, La cortigiana nello studio del pittore. Cesana, Palazzo Pretorio.
 

 

 

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2. La vita della cortigiana: dalle incisioni agli affreschi del Palazzo Pretorio di Cesana

Un singolare ciclo di affreschi decora il salone del Palazzo Pretorio di Cesana, presso Lentiai, in provincia di Belluno4. Singolare la tematica, incentrata sulla vita della cortigiana, con quattro grandi brani prospettati sulle pareti: da una parte, una Scena di adescamento in piazza San Marco (fig. 7) e l'Omaggio galante (fig. 9), di fronte una Passeggiata campestre (fig. 11) e La cortigiana nello studio del pittore (fig. 13).

 

12 - La Vita et miseranda fine della puttana, "Comincia la vita corrotta fra i piaceri e le ricchezze", incisione.


Tale curioso ciclo pittorico deriva da altrettante incisioni facenti parte de La Vita et miseranda fine della puttana, edita a Venezia alla metà del Seicento, esposta una ventina d'anni fa a Ca' Vendramin Calergi
5. Sfogliare il catalogo di quella mostra e collegare tali invenzioni ai nostri affreschi è stato automatico, essendo appena uscito il volume sugli affreschi del Seicento nelle ville venete.

 

 

10 - La Vita et miseranda fine della puttana, "Corrosa dal male è costretta a domandare l'elemosina", incisione.

 

Ecco qui, pertanto, le scene affrescate e i loro modelli, con l'osservazione che per l'episodio dell'Omaggio galante è stata sfruttato, in controparte e con varianti, il gruppo di personaggi che compare a sinistra dell'incisione che presenta il titolo "Corrosa dal male è costretta a domandare l'elemosina" (fig. 10), rispetto alla quale è stata aggiunta dal frescante la figura femminile sulla sinistra. Parimenti in controparte si presentano i brani derivati da "Comincia la vita corrotta fra i piaceri e le ricchezze" (fig. 12) (la nostra Passeggiata campestre), ma senza il personaggio femminile che compare sulla sinistra della stampa, e da "In carnevale si maschera e si procura nuovi amanti" (fig. 8) (la Scena di adescamento in piazza San Marco), ma non per lo sfondo di architetture; mentre è direttamente copiato l'episodio "Si fa ritrattare e riceve sempre nuovi visitatori" (fig. 14) in La cortigiana nello studio del pittore.

 

 

8 - La Vita et miseranda fine della puttana, "In carnevale si maschera e si procura nuovi amanti", incisione.

 

 

14 - La Vita et miseranda fine della puttana, "Si fa ritrattare e riceve sempre nuovi visitatori", incisione.

 


Rimane problematico il motivo di una scelta tanto inusuale: prospettare cioè sulle pareti d'una stanza, in formato monumentale, episodi poco consoni a un interno civile. Molto probabilmente era venuto a mancare il collegamento con le fonti visive e, pertanto, quei brani venivano intesi come semplici scene di genere.

 

 

 

NOTE
1 P. DAL POGGETTO, Pietro Ricchi 1606-1675, Rimini 1996, cat. 181, 201, 202, 204, tav. LXXXVIII-LXXXIX.
2 Ivi, p. 409.
3 Metamorfosi, Il libro, 1590: The Illustrated Bartsch 3 (part 2) Nederlandish Artists. Hendrick Goltzius, a cura di W. L. STRAUSS, New York 1980, pp. 323 sgg. Per l'affresco raffigurante La caduta di Fetonte nel Castello Estense di Arquà Polesine, cfr. R. MILAN, scheda in Gli affreschi nelle ville venete. Il Seicento, a cura di G. PAVANELLO, V. MANCINI, Venezia 2009, pp. 65, 67.
4 Da ultimo S. CLAUT, scheda in Gli affreschi nelle ville venete. Il Seicento ... cit., cat. 22, pp. 138-140.
5 Il gioco dell'amore. Le cortigiane di Venezia dal Trecento al Settecento, catalogo della mostra di Venezia, Casinò Municipale Ca' Vendramin Calergi, Milano 1990, cat. 37, pp. 141-144. La serie è ripubblicata pure in D. KUNZLE, The Early Comic Strip: Narrative Strips and Pictures in the European Broadsheet from c. 1450 to 1825, Berkeley 1973, p. 275. Cfr. inoltre T. STOREY, Carnal Commerce in Counter-reformation Rome, New York 2008, pp. 13, 196. Un esemplare si conserva presso la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano (A. MILANO, Stampe e stampatori nel fondo di stampe PP della Raccolta Bertarelli, in Stampe popolari profane della Civica Raccolta Achille Bertarelli, a cura di A. AMITRANO SAVARESE, A. RIGOLI, Vigevano 1995, pp. 72-80).

 

 

 

SUMMARY

Recently coming back to Villa Vigna Contarena in Este after the first thirty years ago investigation, I've discovered an important group of Pietro Ricchi's paintings on canvas in the ceiling of a room: to this day the only presence of the artist in Veneto villas, after the loss of the frescos of villa Pesaro in Preganziol. Unfortunately they present a not so good state of preservation, therefore it's quite difficult to appreciate them by reason of a lot of repainted areas and chromatic alterations.
Lost the central canvas, a series of four oval ones remain, with the subjects of Judith with the Oloferne's head, Samson fights against the Filistei; Giaele and Sisara, David and Golia, probably committed by Marco Contarini `degli Scrigni ", Procuratore of San Marco, just in occasion of his marriage (he had married Pisana Correr, branch of San Maurizio, in 1665). In these works Ricchi shows his typical refined chiaroscuro effects and a good quality in anatomic proportions and in fore-shortening definition. Other paintings on canvas must be noted: an Allegory of the Honour crowned 6y Remuneration, assignable to a painter of classical culture of 17th Cent; and The fall of Fetonte, in the manner of Paolo Fiammingo.

In the manor hall of Palazzo Pretorio in Cesana there is a singular and unique cycle of frescos dated on 17th Century and dedicated to some episodes of the lift of the courtesan: A soliciting of a courtesan in Piazza San Marco, A gallant homage, The country walk and The courtesan in the painter studio. The scenes translate on the wall some engravings of a print series entitled La Vita et miseranda fine della puttana, published in Venice in the middle of 17th Century. It appears as a strange case of translation of a juicy theme in a civil interior, maybe without the specific connection with the original sources, meant as simple scenes of genre.

 

 

 

Giuseppe Pavanello

 

 

 

 

 

Arte in Friuli, Arte a Trieste  N° 29                                               

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