Matteo Gardonio

 

 

"ARTISTA DISEGNATORE ECCELLENTISSIMO":

PER ANTONIO MASUTTI

 

 

Mosé Saccomani, nel redigere intorno al 1878 le brevi schede biografiche degli artisti friulani più eminenti della sua epoca, si soffermava su Antonio Masutti evidenziandone in particolare le non comuni capacità disegnative1. L'artista, quando Saccomani diede alle stampe il suo scritto, era già lontano dal Friuli essendosi trasferitosi a Torino sin dal 1849 dove, intraprendendo con successo l'attività di disegnatore litografo, aveva realizzato i ritratti di Cavour, del re Vittorio Emanuele II e di altri illustri personaggi. Eppure egli era partito da Aviano, una località poco lontana da Pordenone, dove era nato il 20 luglio del 1813 da Carlo e Marianna D'Olivo2. Settimo di dieci figli, grazie al sostegno della nobile famiglia avianese degli Oliva dal Turco frequentò l'Accademia di Venezia tra il 1830 e il 1836 dove, nella classe di pittura, si fece notare per le sue qualità nella grafica. In possesso quindi di tali requisiti riuscì a imporsi al grande concorso di Venezia del 1842 dove venne premiato con il disegno raffigurante David si offre per affrontare il grande Golia3.

 

1 - ANTONIO MASUTTI, Ritratto di Fanny Cerrito. Milano, Civiche Raccolte A. Bertarelli.

 

Ben presto entrò nell'orbita dello stabilimento litografia Kier, uno dei più rinomati nella città lagunare, realizzando un gran numero di disegni litografici e soprattutto ritratti: intensi e mai idealizzati come quello della cantante Fanny Cerrito (fig. 1), che Masutti ci offre in una visione rigidamente frontale riuscendo tuttavia nella non facile operazione di tramandarci la temperatura psicologica dell'effigiata, memore di una ritrattistica piuttosto in voga oltralpe.

Particolarmente versatile Masutti fu chiamato a fissare con la matita avvenimenti di primo piano della vita politica del periodo, poi tradotti in litografie dal forte impatto visivo che dovevano avere una distribuzione piuttosto vasta. Ne è un esempio l'elezione del papa Pio IX del 17 giugno 1846, una delle ultime eseguite fra le lagune dall'artista, che poi a Torino cambierà atteggiamento nei confronti dei potenti dell'epoca.

 

2 - ANTONIO MASUTTI, 17 giugno 1846. Milano, Civiche Raccolte A. Bertarelli.

 

Masutti immagina San Pietro intento a trascrivere il nome di Pio IX sui cieli dopo aver letto un cartiglio portato da un angelo (fig. 2); l'effetto generale, la voluta non finalizzazione del disegno ne fanno un raffinato esemplare.

 

3 - ANTONIO MASUTTI, Agar. Venezia, Civico Museo Correr.

 

In questi anni, vale a dire tra il 1846-47 egli lascia un bel disegno a matita nel prezioso album di Domenico Zoppetti, ora presso il Museo Correr, raffigurante Agar nel deserto (fig. 3). Commissionato dal maggior collezionista di opere di Antonio Canova dell'epoca, doveva immortalare una scultura da lui richiesta al friulano Vincenzo Luccardi e rendere così la statua più viva e ammorbidita grazie al tono delicato della matita4.

 

4  - ANTONIO MASUTTI, Santi Rocco e Valentino. San Giorgio al Tagliamento. parrocchiale.

5 - ANTONIO MASUTTI, Conversione di San Paolo. Aviano, duomo.

 

Prima di partire per Torino, Masutti riuscì a completare alcune opere pittoriche di indubbio pregio, una delle quali destinata al suo paese natale. Un San Marco realizzato durante l'alunnato a Roma (oggi presso le gallerie dell'Accademia di Venezia), una pala raffigurante i Santi Valentino e Rocco per la parrocchiale di San Giorgio al Tagliamento (fig. 4), firmata e datata 1844, e una Conversione di San Paolo per il duomo di Aviano del 18405 (fig. 5). Prove che evidenziano una salda capacità disegnativa e un cromatismo lievemente raffreddato dagli insegnamenti accademici, ravvisabili in particolare nel San Paolo di Aviano che rimane comunque di sicuro effetto grazie a una ben percepibile monumentalità.

Trasferitosi definitivamente a Torino, dove rimase sino alla morte avvenuta nel 1895, prese a realizzare disegni di satira politica che dovettero procurargli più d'un grattacapo, e poiché a Torino ebbe famiglia, Masutti si dedicò in particolare all'illustrazione di romanzi popolari costretto, com'era, a "tirar quattro paghe per il lesso"6.

Di questo "patriota con il lapis" le Civiche Raccolte Achille Bertarelli di Milano conservano, oltre a un buon nucleo di litografie tratte dai suoi disegni, anche due esemplari a matita.

 

6 - ANTONIO MASUTTI, Prima e dopo Solferino. Milano, Civiche Raccolte A. Bertarelli.

 

Il primo, realizzato nel 1859 e rimasto a uno stato d'abbozzo, doveva raffigurare come recita chiaramente il titolo Prima e dopo Solferino (fig. 6), ovvero gli orrori della più lunga e cruenta battaglia combattuta per la seconda guerra d'indipendenza, dove l'artista ci mostra, con un occhio molto critico, prima il soldato sulla sinistra, bardato e pronto per combattere, e successivamente, sulla destra, dei feriti che, mutili, camminano su delle stampelle.

 

7 - ANTONIO MASUTTI, Napoleone III da' da bere il sangue degli italiani a Pio IX. Milano, Civiche Raccolte A. Bertarelli.

 

Totalmente diverso il disegno raffigurante Napoleone III dà da bere il sangue degli italiani a Pio IX che Masutti intitola sarcasticamente Un'opera di misericordia. Dar da bere agli assetati7 (fig. 7).

Realizzato nel 1867 e allusivo alla sconfitta dei garibaldini da parte dell'esercito papale a Mentana, non pare difficile capire il perché non fu tradotto su formato litografico viste le esplicite allusioni contenute nel disegno. Dall'elezione del pontefice, immortalata nel 1846, la sua sensibilità era cambiata come lo era la penisola italica, sebbene le sue capacità ritrattistiche fossero rimaste immutate.

 

 

 

MASUTTI  ILLUSTRATORE

 

A completamento del presente contributo vale la pena inserire una lista di quelle che sono le maggiori imprese di Masutti come illustratore di libri, che può servire per ricreare il profilo d'un artista versatile e non legato soltanto a tematiche risorgimentali8.

 

Reale Galleria di Torino illustrata da ..., 4 volumi, 1836-1838-1841-1846 Don Pirlone a Roma 1850

Giovanni Prati, Rodolfo. Poema in 4 canti, Biancardi Tip., Torino, 1853 Misteri di Roma Contemporanea, Torino 1854

Panteon dei martiri della libertà italiana, Torino 1861

Pietro Corelli, La stella d'Italia o nove secoli di casa Savoia, Masutti-Santamaria 1862-63 Francesco Domenico Guerrazzi, Pasquale Paolo ossia la rotta di ponte nuovo Milano, Casa editrice Italiana di M. Guigioni, 1864

Pietro Corelli, Le sirene più celebri di tutti i tempi con illustrazioni dei signori Gonin, Lorenzone, Masutti, Morgari..., 4 voll, A. E Negro ed., 1870

La capanna dello Zio Tom, 1871

Silvio Pellico, Le mie prigioni

Daniele Sassi, Il Conte Camillo Benso di Cavour, Torino, Derossi, 1886

 

 

Matteo Gardonio

 

 

 

 

 

NOTE:

 

 

1  M. SACCOMANI, Il ristauro della loggia comunale di Udine e gli artisti friulani, Udine 1878, p. 31.

2L'atto di battesimo si trova ad Aviano, Archivio parrocchiale di San Zenone: Libro IX dei Battesimi del Duomo di San Zenone ad Aviano 1796-1823 /47. "Antonio figlio legittimo e nato di Carlo quondam Gio: Batta Masutti e di Marianna di Giovanni D'Olivo sua legittima consorte nato in questa mattina alle 4 ed in questa sera fu battezzato da me Osvaldo Bucchetti arciprete. Matrina del Sacro Fonte intervenne la signora Elisabetta moglie del sig. Marcello Marcolini".

3 S. MOSCHINI MARCONI, Gallerie dell'Accademia di Venezia, III, Roma 1970, p. 212. Ai concorsi dell'accademia veneziana Masutti ottenne una serie di notevoli riconoscimenti, aggiudicandosi una grande medaglia d'oro, tre d'argento e una di bronzo oltre all'ambito pensionato romano (cfr. V. BOTTINO, I pittori italiani dell'ottocento nati dal 1800 al 1899, Milano 1993, p. 390).

4 Per Domenico Zoppetti si veda G. PAVANELLO, Domenico Zoppetti, in La città e il suo Museo, Venezia 1986, p. 121; M. PREGNOLATO, La collezione d'arte di Domenico Zoppeti, in Venezia Quarantotto, catalogo della mostra di Venezia, Milano 1998, pp. 222-223.

5 II San Marco è pubblicato in S. MOSCHINI MARCONI, Gallerie dell'Accademia di Venezia, III, Venezia 1970, p. 212; cfr. A. FORNIZ, Il travaglio dell'arte nella temperie ottocentesca, in Pordenone. Storia, arte, cultura e sviluppo economico delle terre tra il Livenza e il Tagliamento, Torino 1969, pp. 284-285

6 Cfr. G. BOLAFFI, Dizionario Enciclopedico Bolaffi, Torino 1975, pp. 277-278

7 Ringrazio tutto il personale delle Civiche Raccolte A. Bertarelli di Milano con cui ho condiviso queste gradevoli sorprese.

8 Sulla sua attività di incisore ed illustratore si rimanda a: G. BOLAFFI, Dizionario Enciclopedico Bolaffi, Torino 1975, pp. 277-278; V. ROSSITTI, Dizionario degli incisori friulani, Udine 1981, p. 55; S. ALOISI, A.M. il litografo dell'irredentismo, "La domenica del Messaggero" 22, 1995.

 

 

 

 

Arte in Friuli, Arte a Trieste  N°25                                                                    © Edizioni della Laguna